Corre l’anno 1982 quando due fratelli, Pino e Gianni, ereditano un bar anni ’60 dai genitori e si improvvisano birraioli. Dopo aver smantellato la vecchia piola, nei locali di via Rombò si inizia a respirare un’aria diversa. Tavoli e panche in legno, patatine fritte e hamburger prendono il posto dei biliardi e dei tavoli per giocare a carte. Via anche i quattro campi da bocce: arriva un grande dehors con un glicine maestoso, sotto il quale vengono allestiti ben 200 posti. Il locale mette d’accordo paninari e metallari che qui si danno appuntamento per corteggiare le squinzie e per fare quattro chiacchiere, mentre le forchette ripuliscono i piatti. I ragazzi di allora, oggi almeno 50enni, ricorderanno con nostalgia le spettacolari carbonare di mamma Carmela e la simpatia di papà Nicola, fraterno con i suoi figli e con tutti quei giovani che avevano eletto il neonato locale come seconda casa.
Nel frattempo arrivano i permessi per ampliare la cucina e i menù si arricchiscono notevolmente. Tanti primi piatti, grigliate di carne e stuzzicherie. Tutto procede bene finché le prime difficoltà commerciali pongono i due fratelli di fronte a una riflessione. Torino conta ben 500 birrerie, perché venire fino a Rivoli? A quel punto un’idea improvvisa inizia a prendere forma: servire la birra e tutte le bibite in recipienti in ceramica a forma di vasino da notte. Vasino da notte?? Ebbene sì. Effetto sconvolgente, ma di sicuro effetto. Perché non c’è niente che attiri di più di una trovata originale e divertente.
“Proviamo” dicono i due fratelli. E così comincia la nuova avventura. Arredamento in legno con tavoloni e panche, illuminazione esclusivamente a candele. Ma c’è bisogno di un nome. Aspetta, eccolo qui: Il Bisogno. Il locale funziona bene e il vasino da notte comincia a diventare un simbolo. Se ne parla ovunque e per passare una serata diversa Il Bisogno è l’ideale. Negli spazi di via Rombò la musica che fuoriesce dal pianoforte allieta le notti, creando un’atmosfera d’altri tempi. Ma nel 2008 un’operazione immobiliare si impossessa dei locali di via Rombò e Il Bisogno si trasferisce in corso Susa. Il trasferimento porta con sé un’ulteriore evoluzione. Il Bisogno diventa anche pizzeria e le soddisfazioni commerciali si consolidano sempre più, al punto che viene aperto un secondo locale in via Primo Maggio. Due locali, tante novità, tanti clienti, un solo comune denominatore: il bisogno e il vasino da notte.
Sono passati più di 30 anni e Il Bisogno ancora resiste. Resiste alle difficoltà burocratiche, resiste alle mode e anche alla crisi che attraversa il nostro Paese. Qualità, cura, pulizia, ambiente e vasino da notte sono gli ingredienti del successo de Il Bisogno. Non si può rinunciare a nessuno di questi ingredienti. Il vasino da notte è ormai un simbolo e non si cambia. Non chiedete un bicchiere di vetro. Piuttosto bevete dalla bottiglia, ma rispettate questa “tradizione”. Perché è questa tradizione che ci ha permesso di conquistare la vostra fiducia e di dare lavoro a più di 25 persone. E in un periodo economicamente così drammatico, non è poco.